
«La presenza salesiana nel campo universitario – alla guida di strutture proprie o affidate da altri – è molto recente nella storia della Congregazione. Questo fatto rappresenta una novità nell’esercizio e nello sviluppo della sua missione educativa che fino ad oggi è stata fortemente centrata sui livelli dell’insegnamento primario e secondario, con particolare notorietà nel campo della formazione professionale.
IUS
Distribuite in vari continenti, oggi queste istituzioni di studi superiori sono in crescita offrendo un ventaglio molto differenziato di offerte accademiche. Questa via educativa, nel suo insieme, è un frutto spontaneo della vivacità del carisma salesiano e non invece della progettazione e nemmeno della previsione in comune. Quattro elementi risultano abbastanza comuni alla storia delle origini delle singole IUS: (1) Il salto all’insegnamento superiore è conseguenza della crescita e dell’evoluzione di scuole medie note nel territorio per la loro eccellenza accademica. (2) L’urgente bisogno di continuare l’accompagnamento dei giovani proprio nel periodo della loro vita in cui prendono le decisioni più determinanti. (3) In tutte le IUS è la volontà di offrire un’opportunità di accesso all’università a tanti giovani svantaggiati dalla carenza dei mezzi economici e conseguentemente da una inadeguata preparazione intellettuale. (4) La giovinezza accomuna tutte le IUS. Ma se i loro pochi anni di vita non consentono di esibire una tradizione accademica e di ricerca consolidata, è anche vero che le loro giovani forze esprimono una ferma decisione di accreditarsi per i propri meriti. Sotto il nome di Istituzioni Universitarie Salesiane (IUS) si è voluto radunare tutti i centri d’insegnamento terziario o superiore di cui la Congregazione salesiana è titolare e responsabile direttamente o indirettamente. Le differenze sociali, culturali e normative degli Stati fa si che l’insieme delle IUS offra una grande diversità. Per il grado accademico ci sono delle università propriamente dette, centri universitari, facoltà isolate, istituti o scuole superiori. Molteplice è anche l’offerta di carriere, con predominio delle umanistiche, delle scienze dell’educazione, delle tecniche. Il numero degli studenti offre anche un’altra variabile: ci sono centri con alcune centinaia di alunni e la stragrande maggioranza con migliaia di essi». (tratto da http://ius.edinf.com)
Il CG26 nel n. 122 delle sue deliberazioni stabilisce una modifica dell’articolo 13 dei regolamenti generali incorporando la menzione delle Istituzioni di educazione superiore e applicandoli quello che viene segnalato dal medesimo articolo 13 e dall’articolo 14 dei regolamenti generali, specie per quanto attiene ai “destinatari preferenziali” ed agli obiettivi educativi e pastorali. Il CG26 considera notevole il numero di Istituzioni salesiane di educazione superiore, con un consistente numero di salesiani in esse impegnato ed un rilevante numero di allievi che le frequentano.
[rivedere] Per questo, per il CG27 si ha chiesto alle ispettorie i dati riguardanti le IUS. Per Istituzione d’istruzione superiore si intende il ciclo formativo, al quale si accede in seguito al ciclo di istruzione secondaria. Questo comprende università, centri universitari, colleges, facoltà, politecnici, istituti superiori specializzati in diversi settori disciplinari. E quando si parla di livelli d’istruzione in cui le istituzioni offrono i corsi si intendono i livelli definiti dal International Standard of Classification of Education – ISCED 2011 e utilizzati dall’UNESCO. Una stessa istituzione può offrire corsi nei diversi livelli, per cui va pressa in considerazione per ogni livello.
L’Università Pontificia Salesiana è la prima tra tutte le istituzioni universitarie salesiane nell’iniziare questa nuova strada – inizialmente come Pontificio Ateneo a Torino, dal 1940, e poi come Università a Roma, dal 1973, – per facilitare l’unificazione di una preparazione scientifica solida dei salesiani con la formazione specificamente salesiana. Essendo questa una scheda nuova, i confronti comparativi con i precedenti capitoli non è disponibile, tranne alcuni numeri generali come si vede di seguito:
UPS (dati forniti dalla Segreteria generale dell’UPS aggiornati al 31 dicembre ????)
Il 24 maggio 1973, con il Motu Proprio «Magisterium vitae», l’Ateneo fu elevato al rango di Università Pontificia, organizzata – secondo gli Statuti approvati ad tempus esperimenti gratia il 4 settembre 1973 – attorno a cinque Facoltà: Teologia, Scienze dell’Educazione, Filosofia, Diritto canonico e Lettere cristiane e classiche. La frequenza veniva aperta a tutti coloro che avessero conseguito nel Paese d’origine un titolo riconosciuto adeguato per l’accesso agli studi universitari. La Costituzione apostolica «Sapientia christiana» di Papa Giovanni Paolo II e le «Ordinationes» della Congregazione per l’Educazione Cattolica spinsero a un nuovo e sistematico lavoro di revisione degli Statuti dell’Università, cui diede impulso e contributo determinante il Gran Cancelliere Don Egidio Viganò, che nella Lettera del 24 settembre 1979 precisò al Rettore gli intendimenti della Congregazione Salesiana nel promuovere e nel patrocinare la vita dell’Università. A partire da tali precisazioni, tutto l’organismo accademico contribuì alla redazione dei nuovi Statuti (1982), tesi ad assicurare lo sviluppo dell’Università e la sua corrispondenza agli scopi scientifici e apostolici che le erano stati assegnati. Durante il periodo della loro applicazione, gli Statuti vennero riveduti sulla base dell’esperienza e degli sviluppi dell’Università. Il 15 ottobre 1985, il Gran Cancelliere D. Viganò li inoltrò alla Congregazione, la quale diede l’approvazione definitiva il 21 novembre 1986. L’8 dicembre successivo, lo stesso Gran Cancelliere li promulgò, stabilendo l’entrata in vigore per il 1° gennaio 1987. L’8 settembre 1994, la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha approvato gli attuali Statuti, promulgati poi nello stesso giorno dal Gran Cancelliere. Quasi a suggello del non breve itinerario percorso, e a sostanziale incoraggiamento per l’ulteriore cammino, Papa Giovanni Paolo II visitò l’Università nel pomeriggio del 31 gennaio 1981, nella ricorrenza della festa di San Giovanni Bosco. Il Santo Padre esortò «alla coscienza viva del compito ecclesiale primario» dell’Università, indicandone la particolare «funzione evangelizzatrice in chiave specificamente “catechetica”» e riassumendone il progetto «a favore dell’uomo odierno e in particolare della gioventù» nel programma: «“Conoscere Dio nell’uomo e conoscere l’uomo in Dio”; ciò che, più in concreto, comporta di “conoscere Cristo nell’uomo e conoscere l’uomo in Cristo”». Lo sviluppo dell’Università proseguì incessantemente anche negli anni Ottanta, con la costituzione del Dipartimento di Pastorale giovanile e Catechetica, affidato alla collaborazione coordinata delle Facoltà di Teologia e di Scienze dell’Educazione, nell’obiettivo di promuovere l’unità della formazione degli studenti iscritti a tale specializzazione e per curare, all’interno dell’UPS, il coordinamento della ricerca interdisciplinare nei rispettivi settori. In seguito al decreto della Congregazione per l’Educazione cattolica, del 29 giugno 1986, venne poi creato l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, per una formazione teologica organica, con i necessari complementi in Filosofia e nelle Scienze umane, dei laici, delle religiose e dei religiosi non sacerdoti. Infine nel 1988, in occasione dell’anno centenario della morte di San Giovanni Bosco, venne costituito l’Istituto di Scienze della Comunicazione Sociale, approvato canonicamente dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con decreto del 9 marzo 1993 e divenuto successivamente con decreto del 27 maggio 1998 Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale. Durante l’anno accademico 1998-1999 furono approvate dalle singole Facoltà e dal Senato Accademico alcune modifiche agli Statuti generali e di Facoltà. Il 14 settembre 1999 la stessa Congregazione emanava, su richiesta del Gran Cancelliere, il Decreto di approvazione del testo rivisto, chiedendone alcuni miglioramenti. Avendo portato a termine quanto richiesto, gli Statuti hanno ricevuto “la giuridica piena approvazione” con lettera della Congregazione per l’Educazione Cattolica del 23 dicembre 1999.
[completare in base a…]